Genitori
in cammino
Ferrara
Esperienza di don Walter Signorotti
Ricordo bene la prima volta che incontrai alcuni amici dei Genitori in Cammino. Era l'anno 2000, in luglio, al Passo della Mendola. Ripenso con gioia e commozione a quei giorni. Di lì a poco sarei entrato in seminario e don Mario mi invitò a vivere qualche giorno con la comunità dei seminaristi (della serie "vieni e vedi"). Infatti proprio su quella montagna decisi di accogliere l’invito che Dio mi faceva di seguirlo e così lasciare le mie montagne per “scendere” nella pianura ferrarese per iniziare una nuova vita.
Confesso che appena giunsi alla Mendola mi sentii un po' spaesato... ma nel giro di qualche minuto incrociai lo sguardo amichevole e accogliente di tanti amici tra cui un gruppo di famiglie. Mi colpirono la loro affabilità a cordialità, la loro schiettezza e sincerità. Nel corso di quelle giornate entrai in punta di piedi nelle loro vite e nelle loro storie. Fin da quei giorni mi fu più chiaro cosa significassero il nome della loro esperienza di “Genitori in cammino”: il loro è un cammino di speranza e di fede, una scelta che nasce da una chiamata a vivere qualcosa di importante!
Per dirla con un linguaggio “montanaro”: è come imboccare un sentiero che ti porta pian piano in alto e lontano. E quando sei su un sentiero che si inerpica, sai già che ci sono momenti dove hai il fiatone ma anche momenti di riposo; momenti di crisi e momenti di condivisione nel silenzio di una preghiera.
E’ un cammino di fede, un percorso di guarigione del cuore ferito, di conoscenza reciproca e di esperienza di comunione. Detto in altre parole: è l' esperienza della Chiesa. Lì si vive la bellezza e la forza della fraternità e dove si segue da discepoli il Signore Gesù, vivo e risorto, lo senti e ne fai esperienza.
Il cammino della fede è sempre qualcosa che sai dove inizia ma non sai dove ti porta, ma percepisci che c'è qualcosa di misterioso che supera le nostre vite. Non è facile vivere questo, siamo fragili, ma sappiamo è il Signore che guida (“Tu sei con me” dice il Salmo 23), che incoraggia, che aiuta a non chiudersi ma ad amare. E poi ti guardi vicino e vedi che ci sono altri amici al tuo fianco sullo stesso sentiero!
Devo dire che la testimonianza dei Genitori in Cammino mi hanno fatto capire concretamente, attraverso le loro vite vissute, che il fidarmi di Gesù Cristo è qualcosa che accompagna la nostra vita in ogni istante, in ogni scelta. Sempre. Anche quando non lo sai. La loro esperienza e la loro prova non si è fermata al Venerdì Santo: quella è stata una tappa che ha sfiancato ma che si è incamminata verso la Pasqua perché il discepolo di Gesù sa che il Signore è vivo e Risorto, non dobbiamo avere paura, ci invita a fidarci di Lui, a proseguire con tenacia e perseveranza.
Ho imparato da loro che la fede trasforma pian piano una ferita profonda in una offerta di amore, e questa è la concretezza della risurrezione! Ho visto anche questo: la vita cristiana è una missione, è andare verso il fratello che è stanco e sofferente per annunciargli un messaggio di speranza e per stargli vicino! Quale insegnamento di vita, quale testimonianza! Ho imparato tante cose da loro in questi anni: cose essenziali e belle, cose che rendono più sapienti e generosi!
Concludo con un semplice grazie! Grazie al Signore perché compie ogni giorno grandi cose nelle nostre piccole e umili vite. Grazie ai Genitori in cammino perché sono un segno che arricchisce la Chiesa; grazie perché hanno a cuore il Seminario e i sacerdoti; grazie perché mi sono amici!
Il Signore li benedica e la Vergine Santa protegga maternamente tutti loro e quanti portano nel cuore!
Don Walter Signorotti